Abdallah Kaled nasce nella regione della piccola Kabylia (1954) nel nord dell'Algeria. Inizia i suoi studi artistici ad Algeri presso una scuola d'arte privata e poi accede alla scuola d'arte Nazionale di Belle Arti; arriva con la borsa di studio in Italia, a Perugia, dove frequenta l'università per stranieri. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida del maestro Emilio Vedova.
Cresciuto artisticamente tra l'Italia e l'Algeria risiede poi stabilmente a Schio, nell'alto vicentino, pur viaggiando molto ed esponendo in gallerie di tutto il mondo e raggiungendo elevate quotazioni.
Khaled è un artista dalla forte espressività visionaria dove forma e gesto meditatamente si sovrappongono o si accostano in raffinate dissolvenze e velature suggestive.
I luoghi comuni della sua terra divengono il punto di partenza per un'escursione interiore espressa nell'instancabile narrazione popolata di allegorie e simbologie magiche e propiziatorie, un mondo introspettivo che risale fino alle origini dell'uomo, non dimentico, però, delle lacerazioni e delle problematiche che sono presenti nel vissuto contemporaneo. Dalla pittura di Khaled si propaga una costante energia dinamica dove si fa forte il richiamo a recuperare l'umanità, la solidarietà, il senso dell'accoglienza e della collettività.